mercoledì 7 maggio 2008

Fiera del Libro, perchè non sinonimo di unione?


Che cosa è in fondo la fiera del libro se non cultura.

in questi giorni ho letto, visto e sentito, solo contestazioni (ragionevolmente rivendicabili) e violenze, non tanto da parte dei cosiddetti "contestatori di Israele", ma, al contrario, provenienti dai mezzi di informazione, spingendo inesorabilmente, verso uno scontro, un attrito quasi inevitabile secondo la loro visione; ma come ben sappiamo i giornali sono chiusi in una morsa detta mercato ed "editoria non libera" figlia di uno scoop a tutti i costi.

Dico io, soffermiamoci oltre gli attriti.

Insieme,
Aharon Shabtai ebreo, lontano dalla politica israeliana e Tariq Ramadan intellettuale arabo, uniti, per una presa di coscienza comune parlano al mondo.
Oggi Ramadan cavalca l'onda delle "polemiche", accusato di aver attaccato Napolitano(presidente Repubblica) solo per aver reso note pubblicamente le sue idee(le idee non polemiche fanno comodo certo...)

-il Presidente della repubblica, inaugurando la Fiera del Libro, commette due errori-

dice Tariq Ramadan.
Ponendo l'indice sulle atrocità che lo stato israeliano commette verso la Palestina
ormai intrisa di violenza, terrorismo e distruzione.

Oramai è un serpente che si morde la coda.
violenza costruisce violenza sempre di più.

Il boicottaggio a mio avviso è semplicistico, anti-costruttivo e inutile, porterebbe solo a continui attriti.
Poiché la chiusura verso l'altro è sempre ignoranza,

la Fiera del Libro è sinonimo di cultura, cioè "la cosa" più lontana dall'ignoranza che esista.
Quest'evento mediatico sarebbe utile alla pace, alla verità, un incontro tra gli intellettuali pacifisti israeliani e Palestinesi porterebbe ad un avvicinamento simbolico e storico di importanza enorme.

Un potenziale che difficilmente sarà sfruttato purtroppo.

Evidentemente gli sponsor della Fiera e la cosiddetta scaletta organizzativa, che corrisponde un po alla cecità organizzativa, non andranno in contro alla storia,
l'avvicinamento delle due culture porterebbe, forse, ad un avvicinamento di ideali
di pace e serenità, fra le due popolazione cieche di violenza e soprusi.
Dove ha fallito la politica avrebbe potuto innescare una vincita la cultura...
E invece preoccupiamoci delle polemiche, che portano al nulla, solo scontri, violenze
e fazioni.

lunedì 5 maggio 2008

manipolazione


fonte video: creato da coanmarc


Tg "spazzatura"?
Solo i fautori conoscono la verità.

I giornalisti, che propagandano questi messaggi, sono da considerare tali?
immergendomi nei loro panni e allargando l'immaginazione,
penso che la risposta sarebbe negativa....

Ciò che mi ha colpito maggiormente, nel video proposto, è la costruzione, spesso e volentieri fittizia, manipolata, la classica ragazzina bionda, carina, stupidina, che fa fatica a scorgere al di là di un futuro di balleria in un contesto consumistico, da sotto cultura; fa venir paradossalmente da ridere il volume di luoghi comuni intrinsi in 1minuto di intervista.

Studiando, psicologia della comunicazione, come materia all'istituto superiore,
scorgo una manipolazione spinta verso un modello,chiaramente deducibile da tutti..
Questo non è lontanamente riconducibile ad un telegiornale.

..Ma di fatto esistono, comunicano, respirano e informano,certo nel loro modo strambo, ma lo fanno; veline, calciatori, calendari.

Questi argomenti, potrebbero essere inseriti in una trasmissione creata appositamente per queste cose....anche dopo il telegiornale.....

Ma no!

Essi inseriscono appositamente questi argomenti, insinuandoli nell'informazione come dire, "istituzionale",creando nel fruitore, un senso di notizia, sballata, corrotta.

Produrre costantemente la pulsione sessuale è,in fondo, alla base del produrre natalità, in una società ormai vecchia.


Chiudere le menti dei giovani dirottandoli in un mondo tetro, consumistico, legandoli a stereotipi

domenica 4 maggio 2008

Ambiguità, per scelta?



La geo-politica Italiana,
specialmente a livello istituzionale, oggi è mutata verso una forma nuova,
Europea per certi aspetti, eccessivamente Americana per altri.
come si suol dire "né carne, né pesce".
Una semplificazione, che mal si addice, alla società reale sul territorio,
più complicata costituita da mille sfaccettature.

Ma torniamo indietro....

Certe volte non si ci rende conto, parlo da spettatore esterno,
quanto, un messaggio, una confluenza di idee possano danneggiare
una fazione piuttosto che un'altra, molte volte dietro una fraseologia
"giusta" intrisa di argomenti sociali, anti-conformista, si nasconde, invece,
una finalità, differente da quanto propagandato.


La cosiddetta "casta", che oggi va tanto di moda e frutta fior fior di quattrini ad i giornalisti e ai comici che ne basano libri e spettacoli, ha avuto una disfatta
solo e unicamente nell'universo appartenente alla sinistra , che coincide casualmente(?), con il target del comico Genovese.

Avrà un attinenza tutto ciò con la disfatta della sinistra, sradicata fuori del parlamento?

Le genti di sinistra, sono state condizionate dal pensiero "del comico" oppure,
la gente non si è fatta minimamente condizionare, a fronte dell'alta affluenza alle urne?

Paradossalmente le due cose non sono in contrasto....

Perché il comico Genovese, ora ha la luce dei riflettori puntati su di se, mentre pochi anni fa era denigrato da tutto e da tutti, sia dalla stampa, sia dalla classe dirigente, addirittura dalla Rai, che sospese i sui programmi.
Ora tutti lo rispettano.
cosa ne pensate?

venerdì 2 maggio 2008

Savona: studente = rivoltoso



Il giorno in cui è venuto a Savona il sig. Berlusconi io ero immancabilmente nel mio banco di scuola.
Svariati miei compagni colti dalla voglia di ammirare lo spettacolo(?)
chi per derisione, chi invece per spirito sincero, sostenitore del Popolo delle libertà,
si armarono tutti di libretto delle giustificazioni.
perchè vi racconto questa vicenda?
Alla fine da quella classe non usci neppure un anima.
la Questura Savonese, aveva inviato una comunicazione alla segreteria dell'istituto nella quale si comunicava, a chiunque sarebbe uscito dalla scuola, sarebbe stato "segnalato" alla polizia, che a sua volta avrebbe prontamente inviato i nominativi alla D.I.G.O.S

insomma, se un ragazzo avesse dovuto recarsi, per ipotesi a Genova,
per un appuntamento di carattere medico, la DIGOS ne sarebbe venuta a conoscenza e un possibile tumulto d'innanzi al sig. Berlusconi avrebbe reso il ragazzo possibile rivoltante.

tutta questa protezione, fuori luogo, crea un'oppressione inutile e fastidiosa,
proprio chi si difende troppo spesso, dentro di sè ha paure, derivate da qualcosa che sa di aver commesso.

Vorrei discutere, sulla comparazione
giovane, studente = rivoltoso, burbero,

operazione che funziona sempre, comoda per molti.


(Però i reati finanziari li praticano uomini posati e ben pensanti).

Che ne pensate di queste 2 tematiche?

Un blog per "capire"




Benvenuti su infocritich3
un blog per capire che strada stiamo percorrendo
un blog di critiche non distruttive ma costruttive
un blog anche di svago
Cos'è questo filtro chiamato "il mondo intorno a noi"?
le nozioni ci vengono proposte sempre come illuminazione divina posta sopra ogni altra cosa.
È l'ora di usare la nostra facoltà critica, sempre, anche sul "dio".
Notizie e informazioni provano ogni giorno la nostra facoltà critica, inibendola.
Proviamo a far azionare la nostra capacità intellettiva, oltre la notizia fruita come fatto non dimostrabile (tv,radio).
Oggi la politica, investe tutti noi, impariamo a esserne critici; proviamo a capirla e interpretarla.
Pensieri, commenti, opinioni di uno studente sempre pronto a scorgere un' ipotesi alternativa nella notizia.
la notizia è ormai, omogenea nelle opinioni, figlia di una conformità che lascia esterrefatti.
Svariate volte, fatti internazionali e/o nazionali vengono commentati da tutti i media con la stessa linea di pensiero.
infocritich3 non è solo opinioni, ma svago video ludico, nerd alla massima potenza.

Ringrazio tutti. per un apertura ufficiale rimando al prossimo post
sono ancora ai lavori in corso ;)

Astaroth0086.