venerdì 23 gennaio 2009

Quando si supera il limite...della decenza





Silvio Berlusconi racconta barzellette sui lager

Il
Corriere della sera del 18 gennaio, genuflesso, lo ha definito "Silvio show". In visita a Nuoro per un giro preelettorale il presidente del consiglio Silvio Berlusconi non ha saputo resistere alla tentazione di raccontare una barzelletta al pubblico dei sostenitori accorso al suo comizio.
"La sapete quella del campo di concentramento?", ha chiesto. e subito, incalzante: "Un kapò dice: 'Per foi ho una puona notizzia e una meno puona. Metà di foi saranno trasferiti in un altro campo'. A questo punto tutti gridano evviva e chiedono quale sia la notizia cattiva. 'Qvella meno puona è che la parte di foi che sarà traferita è qvella ke va da qui in giù', e nel dire questo segna dalla cintola in giù".
La cronaca non dice dell'accoglienza, immaginiamo esultante, del pubblico alla battuta del capo.
Noi, che i campi di concentramento li abbiamo conosciuti bene, vorremmo sommessamente dire al presidente del consiglio che le sue barzellette concentrazionarie non fanno ridere: fanno pena. E non fanno onore né a lui né al suo governo, tanto più alla vigilia del Giorno della memoria.


FONTE: ANED(associazione nazionale deportati)



Io mi voglio indignare, io mi voglio scandalizzare dinnanzi a queste volgarità,
la gravità della situazione è al di là di una questione di fazioni o stili differenti di porsi, qui è avvenuto un fatto grave per la democrazia, e non esagero; chi ci rappresenta non può permettersi di fare ciò che vuole indiscriminatamente, siamo stanchi delle ovvietà e scherzetti venduti a suon di qualunquismo, delle volgarità inflitte al prossimo vendute per ilarità, della pochezza intellettuale che si trasmette alla gente, che tralaltro denotano una ingoranza recondita (perchè il primo ministro rappresenta tutti, anche chi gli è politicamente avverso)
Ci diranno che è una battuta,una ragazzata, si certo, ma le idee e le ideologie si possono trasmettere in svariati modi e mezzi, specialmente quando il ricevente è la massa, si devono posare le parole,qui si parla di responsabilità. Io penso ad un fanciullo, che ignaro di tutto sente quell'orrenda battuta,da un'adulto in una posizione istituzionale, cosa ne trae?
Non lo sò, chi può dirlo, La shoah è uno scherzo? I campi di prigonia sono una bella cosa? , penso a chi è vissuto un periodo della propria vita nei campi di concentramento, divenuto oramai un individuo che non potrà essere più come era un tempo, lo shock e la completa disumanizzazione che veniva perseguita attraverso le più orribili violenze hanno modificato lo status morale e psichico di queste persone indelebilmente. Forse il nostro Presidente non conosce, non sà queste cose.

Qui si supera il cattivo gusto e si entra in una situazione molto ambigua.

Chi non è all'altezza dei propri compiti, in tutta la sua portata, dovrebbe dedicarsi ad altro, ci sono svariati lavori onesti oltre alla politica.
Perchè la politica non è solo economiai, non è solo proclami, propaganda, conferenze e camicie bianche, la politica non è uno scherzo; come ci hanno insegnato i nostri padri fondatori, essa è sudore, amore, lacrime, uguaglianza e democrazia, ascoltare i bisogni dei cittadini e porne rimedio, il politico deve essere responsabile di ciò che dice, perchè non lo esprime a suo nome ma nel nome del popolo.

Le dimissioni non servono molto, ma donerebbero giustizia
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